Il sincretismo tra Eracle e Melqart attesta la presenza di una testa imberbe, ricoperta solo dalla leontè, in cui le caratteristiche stilistiche greche sembrano prevalere su quelle fenicie.
Giovane di Mozia

Il sincretismo tra Eracle e Melqart attesta la presenza di una testa imberbe, ricoperta solo dalla leontè, in cui le caratteristiche stilistiche greche sembrano prevalere su quelle fenicie.
L’Apollo che guida è un originale greco in marmo realizzato all’inizio del V secolo a.C. frutto di un restauro coraggioso, con gli operatori che hanno deciso di unire due diversi reperti scultorei, il corpo e la testa, rinvenuti tra il ‘700 e gli inizi del ‘900 a Lentinoi, colonia calcidese di Sicilia.
L’Afrodite Landolina, conservata presso il Museo Archeologico di Siracusa, è una scultura in marmo, copia di epoca romana di un originale ellenistico. Si tratta di una Venus pudica, derivata dalla Afrodite Cnidia, opera di Prassitele.
Il “Satiro danzante” conservato nell’omonimo museo di Mazara del Vallo, è una statua in bronzo di dimensioni superiori al vero non integra, copia di epoca ellenistica. Contrariamente al solito, non è oggetto di dubbi la sua interpretazione: si tratta di un satiro, raffigurato durante un’estasi orgiastica nel corso di un rituale in onore del dio Dioniso.