L’Apollo Archegete (“che guida”) è una originale greco in marmo realizzato all’inizio del V secolo a.C., conservato presso il Museo Civico di Castello Ursino di Catania. Esso è frutto di un restauro coraggioso, con gli operatori che hanno deciso di unire due diversi reperti scultorei, rinvenuti tra il ‘700 e gli inizi del ‘900 a Lentini, l’antica Lentinoi, colonia calcidese di Sicilia: il “Torso di kouros di Lentini”, già conservato a Siracusa, nel Museo Archeologico Paolo Orsi, e la “Testa Biscari”, che si trovava a Catania, presso il Museo Civico di Castello Ursino.
Il confronto con il coevo, e molto somigliante, Apollo Reggino del Museo di Reggio, ha permesso la nostra ricostruzione, con capelli biondi, color oro, arco nella mano sinistra e patera nel braccio destro proteso.
Non deve stupire la somiglianza tra le due statue di Apollo, perché il dio Archegete era il medium tra le varie poleis calcidesi, che, trovandosi in guerra contro i Dori di Sicilia, segnatamente Siracusani, Geloi e Agrigentini, agli inizi del V secolo a.C., si erano chiusi in una alleanza, che vedeva insieme Rhegion, Messene, Leontinoi, Katane, Naxos e Himera.