In arrivo in libreria la nuova pubblicazione di Daniele Castrizio, Saverio Autellitano e Cristina Iaria, edita da RUBBETTINO.
Una pietra miliare della ricerca sui Bronzi di Riace, le statue più misteriose e affascinanti che il mondo conosca.
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In arrivo in libreria la nuova pubblicazione di Daniele Castrizio, Saverio Autellitano e Cristina Iaria, edita da RUBBETTINO.
Una pietra miliare della ricerca sui Bronzi di Riace, le statue più misteriose e affascinanti che il mondo conosca.
Tra i capolavori del Museo Archeologico di Reggio è certamente da annoverare l’acrolito di Cirò, ritrovato da Paolo Orsi nel corso degli scavi compiuti fra il 1924 e il 1929 in località Punta Alice, nel territorio dell’odierna Cirò Marina.
Il 17 e il 18 settembre 2022 il progetto Magna Grecia 3D sarà in mostra alla Galleria Vittorio Emanuele di Messina per la quarta edizione della Notte d’Arte 2022.
Agosto 2022 è in edicola il numero speciale monografico sui Bronzi di Riace di Archeo. Ampio spazio alle ricostruzioni a tutta pagina del progetto Magna Grecia 3D.
Dal 16 al 20 giugno 2022 le opere del progetto Magna Grecia 3D saranno in mostra alla Casa del Cinema di Taormina durante TAOBUK 2022 in collaborazione con i docenti dell’Università degli Studi di Messina.
Il sincretismo tra Eracle e Melqart attesta la presenza di una testa imberbe, ricoperta solo dalla leontè, in cui le caratteristiche stilistiche greche sembrano prevalere su quelle fenicie.
L’Apollo che guida è un originale greco in marmo realizzato all’inizio del V secolo a.C. frutto di un restauro coraggioso, con gli operatori che hanno deciso di unire due diversi reperti scultorei, il corpo e la testa, rinvenuti tra il ‘700 e gli inizi del ‘900 a Lentinoi, colonia calcidese di Sicilia.
L’Afrodite Landolina, conservata presso il Museo Archeologico di Siracusa, è una scultura in marmo, copia di epoca romana di un originale ellenistico. Si tratta di una Venus pudica, derivata dalla Afrodite Cnidia, opera di Prassitele.
L’Apollo Reggino è un originale greco in marmo di Paros, realizzato all’inizio del V secolo a.C., conservato nel Museo Archeologico di Reggio, conosciuta come Kouros di Reggio.
Il “Satiro danzante” conservato nell’omonimo museo di Mazara del Vallo, è una statua in bronzo di dimensioni superiori al vero non integra, copia di epoca ellenistica. Contrariamente al solito, non è oggetto di dubbi la sua interpretazione: si tratta di un satiro, raffigurato durante un’estasi orgiastica nel corso di un rituale in onore del dio Dioniso.